Il trust interno a tutela dei c.d. "soggetti deboli"
CBA Studio Legale e Tributario
La tutela giuridico/patrimoniale dei c.d. soggetti deboli è sempre più sentita, soprattutto in un mondo ove la ricerca del successo e dell'interesse personale.
La nozione di "soggetto debole" è ampia: dal minore all'anziano non autosufficiente, dal soggetto dedito all'alcool o alla droga al soggetto che non è in grado di gestire responsabilmente il denaro proprio e/o quello della propria famiglia, dal soggetto la cui condizione è già tutelata da strumenti giuridici del nostro ordinamento al soggetto a cui tale tutela non può essere per legge riconosciuta.
Per quanto riguarda alcune categorie di "soggetto debole", la medicina ha fatto grandi progressi e ha consentito, per esempio, a soggetti affetti da particolari sindromi o malattie di vivere molto più a lungo; l'aspetto positivo è rappresentato dalla maggior durata della vita di tali persone, l'aspetto negativo è rappresentato dalla difficolta di garantire loro cure e tenore di vita adeguati nel caso di sopravvivenza ai loro genitori o ai loro cari.
L'utilizzo dei c.d. trust interni è certamente meno "invasivo" e rappresenta una valida alternativa rispetto agli strumenti previsti in materia dal nostro codice civile (amministrazione di sostegno, inabilitazione e interdizione), che non sempre riesce a tenere il passo con i tempi, anche se alcune modifiche importanti sono state introdotte nel nostro ordinamento, ma non ancora sufficienti.
Nel corso dell'incontro si evidenzieranno, anche attraverso l'analisi di alcuni casi pratici e della giurisprudenza, le positive opportunità che questo strumento (riconosciuto ormai da tempo a pieno titolo nel nostro ordinamento) offre in materia, valutando altresì la rilevanza di alcune previsioni della Legge di Stabilità approvata il 22 dicembre 2015, quali l'istituzione di un fondo per l'assistenza in favore di persone affette da disabilità grave, prive del sostegno familiare.
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