Transizione e pratiche commerciali scorrette, rischi e benefici della proposta UE
Il 23 marzo la Commissione europea ha sottoposto al vaglio del Parlamento e del Consiglio la proposta di direttiva n. 85/2023, tesa a contrastare l’utilizzo di pratiche commerciali scorrette (PCS) sotto il profilo della sostenibilità ambientale. Il testo, oltre ad essere articolato nei suoi contenuti, assume rilevanza specie sotto il profilo simbolico a conferma dell’interesse concreto da parte di Bruxelles alla definizione della problematica del greenwashing ed all’individuazione delle più efficaci misure di contrasto e prevenzione. La proposta n. 85/2023 (entrata a far parte di un vero e proprio pacchetto “anti-greenwashing” che include altresì la proposta n. 92/2022 elaborata e presentata dalla medesima C.E. nel marzo del 2022) ha come obiettivo centrale proprio “la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde” e l’introduzione nel novero delle pratiche considerate sleali di alcune condotte come la diffusione di dichiarazioni relative a prestazioni ambientali la cui eccellenza non sia dimostrabile, ovvero di dichiarazioni ambientali eccessivamente generiche o parziali.
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Quotidiano Energia 2.10.2023 | 337.7 KB |