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Pnrr, l'arrivo della quinta rata spinge sulla consulenza legale

È arrivata la quinta rata del Pnrr. Ma, al di là delle comunicazioni ufficiali, quanto risultano effettivamente utilizzate le risorse e che impatto hanno avuto nell’economia del paese? Lo abbiamo chiesto ad alcuni dei principali studi legali d’affari che si stanno occupando di assistere imprese e professionisti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Già Assonime, in un recente studio, segnalava che la quantità di risorse Pnrr già ricevute e l’avanzamento dell’assegnazione delle risorse ai soggetti attuatori (circa 156 miliardi) contrasta con il modesto progresso nel loro utilizzo in termini di spesa. Secondo quanto comunicato dal Governo nella Quarta relazione semestrale risultavano spesi solo 43 miliardi (circa il 23% del totale delle risorse europee del Pnrr) mentre, entro il 2026, restano da spendere circa 151 miliardi. Il Pnrr continua a impattare sull’attività degli studi legali. Ma in che misura?

Tra i professionisti intervistati, Fabrizio Magrì, cita «In particolare, abbiamo assistito ad un incremento in alcune aree: Urbanistica e pianificazione territoriale, in cui sono incrementati gli investimenti verso la realizzazione di progetti infrastrutturali di grande rilevanza e verso lo sviluppo di ampie parti di territorio, interventi che richiedono quindi competenze specifiche nella rigenerazione urbana; Ambiente e sostenibilità, settori in cui è stato registrato l’aumento di richieste da parte delle aziende e degli operatori del settore aventi la necessità di ricevere un’assistenza legale in grado di garantire la conformità dei loro progetti alle normative ambientali, la gestione delle autorizzazioni necessarie e il superamento dei controlli e degli audit, la corretta allocazione dei fondi concessi dal Piano; Contenziosi e ricorsi amministrativi connessi all’incremento dei progetti e delle risorse concesse tramite il Pnrr; infine, digitalizzazione dei processi, con la necessità di rivedere e aggiornare le procedure amministrative e fornire supporto nella revisione dei processi, nella gestione dei contenziosi e nella implementazione digitale».

L'intero articolo è stato pubblicato in data 2 settembre 2024 su ItaliaOggi.

Fabrizio Magrì